Impenetrabile e misteriosa, così è
stata per parecchio tempo descritta la capitale della Bielorussia.
Minsk è considerata la capitale europea meno visitata, ma le cose da
un anno a questa parte potrebbero cambiare.
Dal 2017 i cittadini italiani potranno
recarsi per cinque giorni in Bielorussia, senza dover richiedere il
visto. Però esistono alcune condizioni: bisogna munirsi di
un'assicurazione, è necessario partire da un aeroporto europeo ed i
cinque giorni di permanenza nel Paese includono i giorni d'arrivo e
di partenza.
La Bielorussia offre paesaggi da fiaba
ed antiche tradizioni, purtroppo tre giorni sono davvero pochi per
comprendere questo paese piuttosto sconosciuto.
La spesa più grande è costituita dal
biglietto aereo (biglietto andata e ritorno da Milano Malpensa a
Minsk con Belavia 231 euro), ammetto di non averlo preso
anticipatamente. Il soggiorno nella capitale si è rivelato molto
economico, ho speso 80 euro in cinque giorni senza rinunciare a
nulla.
Ciò che colpisce di Minsk è la sua
estrema pulizia e la sua organizzazione. Tutto sembra essere al suo
posto in una cornice post-sovietica.
Visitare Minsk si è rivelata una
piacevole esperienza, malgrado il freddo pungente. Quel freddo che
penetra all'interno dei tuoi vestiti e non ti lascia stare.
Minsk ha perso quasi la totalità del
suo patrimonio storico-architettonico durante la Seconda Guerra
Mondiale, eppure la città sa offrire diversi scorci interessanti:
partendo dalla maestosa e bianchissima chiesa All Saints fino alla
modernissima Biblioteca Nazionale.
Oppure luoghi a dir poco singolari
come il museo dedicato ai gatti, dove potrete bere un caffè
accarezzando un gatto.
Per chi volesse tuffarsi nei colori e
nei sapori bielorussi una tappa obbligatoria è il mercato coperto di
Komarovskiy Rynok. Qui sono le donne sono a farla da padrona con la
loro abile arte di saper vendere, senza mai essere invadenti. La
merce è esposta in maniera geometrica da mani esperte. Qui è
possibile vedere la vera Bielorussia: un popolo lavoratore ed
orgoglioso dei prodotti della propria terra.
Per assaporare la cucina tipica
bielorussa un “must” è Vasilki: ambiente rustico ed un ottimo
rapporto qualità-prezzo. Da provare assolutamente sono i Draniki,
pancakes salati a base di patate. Ebbene sì i bielorussi sono
conosciuti per essere tra i più grandi consumatori di patate del
vecchio continente.
Per smaltire il calorico cibo
bielorusso è d'obbligo una passeggiata tra i viali di Gorky Park,
accanto potete trovare il Circo statale.
Per chi amasse la storia contemporanea,
molto toccante è il monumento dedicato alle vittime della guerra in
Afghanistan presente sull'Isola delle Lacrime.
Di notevole pregio sono la Red Church e
la Holy Spirit Church, nei paraggi della Holy Spirit Church si
trovano dei deliziosi mercatini dove acquistare prodotti tipici
bielorussi.
Minsk è caratterizzata da ampi e
sconfinati viali, che non sono mai affollati.
I bielorussi sono molto schivi, timidi,
ti prendono per pazzo se sorridi per strada; eppure sanno aprirti il
proprio cuore come nessun altro.
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